“Finalmente qualcuno difende la famiglia tradizionale” il commento che Massimo Lucidi, attivista delle civiche di Centro Destra, si è lasciato sfuggire ieri sera al termine del terzo ed ultimo incontro organizzato da numerose associazioni bresciane (Albatros, 1000 Patrie, Centro Studi Tommaso Moro, Brescia Tricolore, Popolarismo Europeo, Terre Lombarde, Officine Mentali, Prima i Bresciani) per ragionare sulla famiglia.
Le tematiche toccate nei tre cicli di incontri sono state varie e importanti, dalla teoria del Gender, alle politiche per la famiglia, passando per l’emergenza demografica e il ruolo della famiglia oggi.
Gli ospiti, molti ed autorevoli, sono stati il prof. Massimo Gandolfini, il dott. Invernizzi, il prof. Ettore Gotti Tedeschi, il dott. Pino Morandini, il Coordinatore Cittadino di Forza Italia Paolo Fontana, l’Assessore Regionale Viviana Beccalossi e il Consigliere Regionale Fabio Rolfi.
Un seminario di incontri necessario in questo momento storico nel quale la famiglia è quotidianamente sotto attacco da ogni dove.
Da diversi anni, oramai, il saldo demografico italiano è in negativo. Dal 2008 l’Italia è stata colpita da una crisi economica che non accenna a cessare. Due situazioni di crisi: una demografica l’altra economica. Correlazione?
Secondo il prof. Gotti Tedeschi sì. Il problema economico, infatti, “non è la causa della denatalità, – afferma Gotti Tedeschi – bensì è la conseguenza. La crisi economica è data dal crollo della natalità”.
La situazione è drammatica in tutta Europa, non solo in Italia, tant’è vero che dal 25 al 28 maggio si è tenuto a Budapest il Family Summit, al quale hanno partecipato molteplici esponenti politici italiani.
Molti non vedono la luce in fondo al tunnel della crisi, come Morandini che dichiara di invertire la rotta subito “altrimenti per l’Italia sarà la fine e si avranno milioni di italiani sulla soglia della povertà”.
“La soluzione alla denatalità – esordisce Rolfi – non è importare milioni di nuovi “schiavi” chiamati profughi, ma dare seri e concreti incentivi alle giovani coppie” che desiderano mettere su famiglia ma a causa della crisi non riuscirebbero a garantire uno stile di vita dignitoso ai propri figli.
Massimo Lucidi aggiunge che “le politiche da attuare per la famiglia non devono essere dei bonus (come gli 80 € di Renzi, ndr) ma seri incentivi che non guardino alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni”.
Insomma, per riportare la crescita economica in Italia è necessario recuperare il patrimonio demografico perduto rilanciando la natalità e valorizzando la famiglia tradizionale, l’unico vero motore di ogni nazione. Stravolgere il fragile cervello degli adolescenti con la subdola teoria del gender, la quale pone le basi per la pansessualità, serve solo a fare il gioco della finanza elitaria desiderosa di un mondo marionetta, con i fili nelle sue mani, aumentando i consumi, impoverendo le famiglie e concentrando la ricchezza nei burattinai mondiali.